Il vanto bohémien si svela sin dall’incipit. Le necessità materiali incombono e Rodolfo si spende in un delirio onnipotente. Sacrifica le pagine del suo dramma affinché arda nel camino. In una combustione dionisiaca che mitighi il rigore invernale, l’ebbrezza dello spirito annienta lo scartafaccio senza ucciderne il lirismo. La vita frugale esalta la voluttà dell’artista, che come crea, così distrugge. Dipinto da Marcello e sfuggito alle fiamme, “Il Passaggio del Mar Rosso” celebra l’abbandono dello status servile che determinati convenzionalismi borghesi impongono. Detestabile l’asservimento, vivere di stenti è meglio che prosperare, se a preferirsi è l’andamento incerto e dinamico di una sorte fluviale che lambisce le costituite solidità sociali, optando per le piattaforme precarie di neolitica memoria. Ben accolta è la provvidenza di cibi, bottiglie di vino, sigari e legna - due garzoni irrompono nella soffitta portando le provviste - cui fa seguito la visita di Mimì. La robusta componente sinfonica sostiene gli amori alla ‘mordi e fuggi’, intrecciandosi la passione carnale e quella esistenziale. Le partiture vocali dei quattro intellettuali sono agili fraseggi che interpolandosi lievemente nella struttura aperta della conversazione producono un’armonia mutevole, “atmosferica”. Sotto i cieli bigi di Parigi, dalla poetica delle piccole cose alla vivida brillantezza delle tinte tra i tavolini del Caffè Momus, fino al mélo, le continue variazioni di tono tratteggiano la labile interazione conviviale di felicità impressionista. Il gelo degli interventi della madamigella tisica precipitano l’ensemble nella cupezza verista. Tutto esaurito al Teatro dell’Opera di Roma, “La Bohème” rinnova il successo storico di Giacomo Puccini nell’attualità magistrale della regia di Marco Gandini, della direzione di James Conlon, dell’esecuzione dei tenori Ramòn Vargas e Stefano Secco e soprano Hibla Gerzmava e Carmela Remigio.
“La Bohème”
Musica di Giacomo Puccini
Opera in quattro atti
Libretto di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa
16 - 22 Giugno 2011
Teatro dell’Opera di Roma
Ila di Melanila