"SICILIA DI SABBIA”
Raccontare la Sicilia tra mito e trasformazione, questo il nodo centrale attorno a cui ruota il documentario dal titolo "Sicilia di sabbia" di Massimiliano Perrotta. Ripercorrendo il viaggio di Pasolini per il reportage "La lunga strada di sabbia" del 1959, il lavoro del regista catanese vuole raccontare attraverso alcuni esempi emblematici in che modo la modernità abbia trasformato l'isola e in che modo non sia riuscita a farlo. Quindi narra di come alcuni luoghi visitati dall'autore degli "Scritti corsari" siano rimasti sostanzialmente identici e di come altri abbiano invece subito un processo di cambiamento. In particolare sono cinque le località protagoniste di questo "racconto": Taormina, Catania e la zona incompiuta del corso Sicilia, Priolo Gargallo e il polo petrolchimico che la sovrasta, Siracusa, con il Santuario della Madonna delle Lacrime, e il piccolo paradiso terrestre di Portopalo di Capo Passero.
Nei confronti di Pasolini c'è prossimità o divergenza?
«Pasolini è un autore che sento a me affine nello sforzo di raccontare in modo critico la contemporaneità e le sue trasformazioni. Lui era, specie nei suoi ultimi anni, apocalittico, io mi sento più dialettico, però entrambi siamo accomunati da una passione per la dimensione mitica del reale. Col Pasolini polemista corsaro ho polemizzato nel mio scritto "Dell'antipolitica", ma è più esatto dire che ho polemizzato con la sua "santificazione" da parte della sinistra italiana odierna: Pasolini voleva essere un "cattivo maestro", eleggerlo a "maestro" in modo acritico è secondo me un modo di tradirlo. Comunque ritengo gli "Scritti corsari" un capolavoro della letteratura polemica novecentesca».
Sarà una Sicilia prevalentemente letteraria? Riferimenti attuali?
«"Sicilia di sabbia" vuole essere un tentativo di lettura della mia isola raccontando come è cambiata negli ultimi cinquant'anni. I riferimenti letterari ci saranno ma al servizio del discorso video. Ho intervistato il filosofo Manlio Sgalambro a proposito della sua "Teoria della Sicilia" e lo scrittore Domenico Trischitta sul quartiere San Berillo di Catania. A Catania ho filmato anche la casa in cui visse i suoi ultimi anni uno dei poeti che più amo, Sebastiano Addamo».
Il documentario è realizzato in collaborazione con la Film Commission Regione Siciliana/Sicilia Film Commission e prodotto da Francesco Paolo Montini per la Movie Factory di Roma.
Ila di Melanila
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