“MARINAI, PROFET E BALENE”
Sciamano, taumaturgo, aedo, satiro, Vinicio Capossela canta il mito. Poeta del naufragio scongiurato, getta le reti sul mare rapsodico delle sonorità, le più varie e desuete. Tentato Ulisse, sferzato Giobbe, novello Davide contro Golia, il vocalist è impegnato nel duello con l’eccedenza insieme al Coro degli Apocrifi. Edipo in dialogo con l’oracolo, capitan Achab armato contro il Leviatano, Pinocchio nel ventre del cetaceo, il menestrello della procella narra la fiaba della mostruosa fascinazione. Astro che offende pianeti e soli, biancore superlativo che fa impallidire i lumi, detestabile quanto la misura della sfida ingaggiata per spegnere l’accecante bagliore, la minaccia albina percuote balenando, sovrasta in grandezza, è un parossismo. Bacino d’acqua per Narciso, offre speculare il riflesso. Vestito di peli di cammello l’asceta capitano reintroduce il monito antico, ripropone il segno di Giona, precursore del Messia. Antonis Xylouris, lo “Zeus con la lira”, leggenda vivente della musica cretese, fa risuonare stranianti echi sottomarini. Il Pequod di Capossela diviene battello ebbro sui flutti. Poemetto musicale che offre un viaggio visionario, lavoro concertistico che dà lustro alla festa danzante, progetto speciale con la “ciurma”, il Coro degli Apocrifi e l'Ensemble Cretese, “Marinai, Profeti e Balene” pizzica l’inconscio e la fine trova il suo inizio. Per chi volesse imbarcarsi l’appuntamento è domenica 31 luglio, Cavea dell’Auditorium ore 21. Info: www.auditorium.com.
Ila di Melanila
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