Rudolf Nureyev, stella della danza e figura chiave di un periodo storico, gli anni Sessanta, ha incarnato tutti i personaggi del balletto, ma di certo è stato l’unico vero inimitabile protagonista della sua vita.
Mi piace ricordarlo attraverso la scrittura, la sua scrittura, Nureyev ha infatti descritto la danza con parole intense e intime creando una spazio di libertà per raccontare il suo percorso; è facile che siano biografi, giornalisti, scrittori a raccontare un personaggio, mentre il danzatore si racconta come pochi (mi piace citare Adelaide Ristori e Ermete Zucconi, per rifarmi a una fase del teatro in cui gli artisti si raccontavano in prima linea). La scrittura di Nureyev è fatta di passione, una passione quella per la danza vissuta come una predestinazione, un destino ineluttabile, in alcuni casi una felice condanna.
Perché introdurre Nureyev come autore di scritti e non come ballerino, alle soglie di questo Gran Galà che gli viene dedicato? Per comprendere il valore della danza come percepito dal suo creatore-sacerdote: “Io danzavo perché era il mio credo, il mio bisogno, le parole che non dicevo, la mia fatica, la mia povertà,il mio pianto. Io ballavo perché solo lì il mio essere abbatteva i limiti della mia condizione sociale, della mia timidezza, della mia vergogna. Io ballavo ed ero con l’universo tra le mani, e mentre ero a scuola, studiavo, aravo i campi alle sei del mattino, la mia mente sopportava perché era ubriaca del mio corpo che catturava l’aria” (Nureyev, The Life a cura di Julie Kavanagh (1996). Leggere Nureyev aiuta a nutrirsi di quella energia e vederla danzare sul palcoscenico.
Per questo omaggio al danzatore si alterneranno sul palcoscenico Alen Bottaini, primo ballerino del “Bayerische Staatsballet” (Monaco di Baviera – Germania), Bianca Assad, Vittorio Galloro, Arianne Lafita e per gentile concessione della Teatro alla Scala Massimo Garon, Maria Francesca Garritano, Eris Nezha, Petra Conti. In scena alcune delle interpretazioni più celebri di Nurejev come “Il Corsaro”, “Don Chisciotte”, “Il Lago dei Cigni”, “Lo Schiaccianoci” e molti altri. Lo spettacolo è promosso dall’Associazione Rudolf Nureyev, guidata da Luigi Pignotti, per lunghi anni suo manager.
Un modo per festeggiare quello che il 17 marzo sarebbe stato il suo 73esimo compleanno.
Galà di Danza
omaggio a RUDOLF NUREYEV
14 marzo ore 21.00
http://www.smeraldo.it/
Nessun commento:
Posta un commento