Dal punto di vista estetico, in campo cinematografico, una diva per me è Greta Garbo.
Quando crolla il concetto stesso di icona applicato alle arti e all'umano in genere, quando l'ideale cede il passo al reale e bisogna fronteggiare prove difficili, mia madre Rita e mia sorella Beatrice sono impareggiabili. Sono punti di riferimento, modelli di intelligenza, bontà e bellezza (non solo esteriore).
Non mancano i conflitti in famiglia, forse mi esprimo così per questo motivo, perché è possibile una complessa dialettica, confrontiamo opinioni e modalità diverse di elaborazione e risposta alla vita.
Quando le teorie o le astrazioni non assolvono più alla funzione di cambiare o migliorare la realtà, quando l'attitudine analitica complica e nasconde la realtà, quando insomma la realtà si mostra per quel che è, soccombo. Ho la tentazione di morirne. Sono salvata da mia mamma, da Beatrice, da mio papà, dalla mia cara amica Francesca (per ora mi limito nell'elenco).
Non sogno di essere una diva, non vorrei affatto esserlo.
Le Sorelle Marinetti non riscuotono la mia simpatia, non me ne vogliano!
Ila
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